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Il Foro e i Fori Imperiali - Cosa sono e perché sono stati costruiti?
Il Foro, il Colosseo e il Palatino sono i tre grandi siti archeologici che si conservano nella città di Roma.
I concetti di "Foro" (il Foro Romano) o "I Fori" (i Fori Imperiali), sono difficili da capire cosa vi si faceva e come erano organizzati i loro spazi.
Qual è la differenza tra i Fori Romani tradizionali e i cosiddetti Fori Imperiali?
Questo Foro, costruito durante la Roma monarchica e repubblicana (dal VI secolo a.C.), è stato per secoli il centro politico della Roma antica. Era il nucleo della civiltà romana. Né più né meno del centro della città, la piazza dove si trovavano gli edifici pubblici, dove si chiudevano gli affari, dove si svolgevano gli incontri e le proteste.
In origine era una valle paludosa, poi prosciugata dallo scavo della Cloaca Máxima. Dopo avervi eretto le basiliche, i templi portici, i monumenti, è diventato il cuore commerciale, giuridico, religioso e politico della città.
Vi si trovavano allora i principali edifici governativi: la Curia, che ospitava le riunioni del Senato, le Elezioni, dove si riunivano le assemblee popolari, il tabularium, che conservava i documenti del governo, l'aerarium, che custodiva il tesoro. Anche gli edifici dedicati ai riti più ancestrali.
Diversi secoli dopo, il Foro aveva cominciato a diventare piccolo, minuscolo e ridicolo, come centro politico e sociale di quella che allora era la capitale di un impero.
I Fori Imperiali sono una successione di estensioni del foro romano realizzate durante la fine dell'era repubblicana e l'inizio dell'era imperiale. A metà del I secolo a.C., quando i grandi generali cominciarono ad accumulare potere e ricchezza e a mettere sotto controllo la Repubblica Romana, si percepisce chiaramente l'insufficienza del Foro Romano. Questi grandi generali, che presto sarebbero diventati imperatori, ben finanziati dai saccheggi legati alle loro campagne, e che avevano bisogno di conquistare la plebe romana e di lasciare un segno della loro magnificenza, inaugurarono un periodo di costante rinnovamento architettonico
Diversi imperatori eressero i propri fori fino a formare un vasto complesso nel centro di Roma.
Il complesso è costituito da quattro fori imperiali: il Foro di Cesare, il Foro di Augusto, il Foro di Nerva e il Foro di Traiano, costruiti a causa della crescente richiesta di centri politici e amministrativi sia per lo Stato che per la città, e anche per il desiderio di avere centri di rappresentanza più solenni.
I Fori Imperiali avevano un'organizzazione degli spazi più logica e omogenea rispetto al foro romano. Oggi le sue rovine danno l'impressione di essere state separate, ma formano un insieme architettonico unitario, isolato dal resto della città e strutturato attorno a cinque grandi piazze porticate. Le loro funzioni erano praticamente le stesse di quelle dell'antico Foro Romano: il culto (ora agli imperatori e ai loro dei associati), l'amministrazione, il commercio e la giustizia. Una grande innovazione è stata la separazione di queste funzioni da quelle puramente economiche o commerciali, che attiravano ambienti diversi e meno desiderabili in aree che pretendevano di essere solenni o sacre.
Il Foro di Traiano è la principale attrazione dei Fori Imperiali, un maestoso complesso progettato da Apolodoro di Damasco per conto dell'imperatore Traiano. È stato anche uno degli ultimi forum ad essere costruito, nell'anno 112, ma è senza dubbio il più impressionante. In questo Foro spicca un'elegante colonna di marmo, inaugurata nel 113 d.C., che ricorda le due vittorie che portarono Traiano alla conquista della Dacia. La colonna è lunga più di 30 metri e i suoi rilievi a spirale raccontano la storia di quelle battaglie, a partire dalle immagini della preparazione delle legioni romane fino alla cacciata dei Daci dalle loro terre.
L'antico Foro Romano era antiquato, caotico rispetto a questi nuovi edifici, più organizzati e moderni.